L'itinerario è impegnativo per la presenza di diverse salite alcune delle quali anche ripide. Il tratto di fondovalle tra Palchisce e Bonetti è in parte sterrato e le prime centinaia di metri sono leggermente accidentate. L’itinerario percorre l'altopiano carsico isontino, uno dei luoghi simbolo delle battaglie che si sono svolte sull'Isonzo e sul Carso durante il primo conflitto mondiale. Il territorio compreso tra il Carso di Doberdò e quello di Comeno è un vastissimo Museo all’Aperto della Grande Guerra sul Carso dove svariati itinerari e percorsi tematici, corredati da ricchi pannelli informativi, consentono di ripercorrere il contendersi di queste terre da parte degli eserciti italiani ed austro-ungarici.
ll Monte S. Michele, teatro della Prima, Seconda e Sesta battaglia dell'Isonzo, è oggi zona monumentale disseminata di trincee, camminamenti, caverne e gallerie.
Nei pressi del paese di San Michele del Carso (direzione SE), un'area molto suggestiva è il sito delle trincee e delle fortificazioni del Monte Brestovec (Brestovi) attraversato dalla galleria delle cannoniere. Il sito è stato recuperato e valorizzato nel 2012 e viene da molti considerato come il più bello e importante del suo genere su tutto il fronte orientale.
Altro sito interessante è la grotta di Case Neri (del paese di San Michele del Carso) utilizzata dall’esercito austroungarico nel periodo 1915-1916 come ricovero delle milizie.
A San Martino del Carso merita una visita il museo privato "Ricordi della Grande Guerra".
A Visintini nel 1918 i soldati ungheresi eressero la cappella militare in memoria dei connazionali caduti durante la difesa dell'Altipiano di Doberdò.
Il Monte Skofnik (a NO del paese di San Michele del Carso) è invece uno dei simboli della guerra fredda. Sotto la cima nel 1968 è stato realizzato un bunker di notevoli dimensioni. Il sito è stato dismesso nel 1992 ma messo in sicurezza nel 2015 dall’Associazione Fanteria d'Arresto che cura le visite guidate su prenotazione.
A Doberdò del Lago il centro visite "Gradina" è il punto di riferimento della riserva regionale dei laghi di Doberdò e Pietrarossa. Con la sua parte museale offre al visitatore la possibilità di conoscere le principali caratteristiche naturalistiche, faunistiche, geomorfologiche ed anche storiche del Carso. Percorrendo un facile sentiero si può raggiungere il rifugio CAI Casa Cadorna dal quale si gode un fantastico panorama della conca del lago carsico intermittente di Doberdò.
Carso 2014+ è il progetto nato dalla volontà della Provincia di Gorizia che ha come scopo quello riscoprire il Carso (dallo sloveno kras o krs che significa roccia, pietra) come luogo in cui si fondono elementi unici del paesaggio e della memoria storica legata ai siti che furono teatro della prima guerra mondiale. Alcuni percorsi tematici intendono valorizzare la storia, la memoria e l’ambiente circostante e promuovere un turismo culturale consapevole delle vicende storiche e delle risorse ambientali e paesaggistiche del territorio.